Un Sauvignon Blanc in purezza la cui prima annata risale al 1956, prende vita dai vigneti più vocati dell’Alto Adige, da una vendemmia manuale con una rigorosa e ponderata selezione delle uve. Dopo l’arrivo in cantina, si ha la pigiatura delicata a grappolo intero e sfecciatura per sedimentazione naturale. In un secondo momento viene eseguita una lenta fermentazione a temperatura controllata in cisterne d’acciaio inox, per poi affinare per 5-7 mesi sui lieviti fini, in parte in fusti d’acciaio inox (80%) e per la parte restante in botti di legno grandi. L'assemblaggio viene effettuato un mese prima dell'imbottigliamento. Di un bel colore giallo paglierino nel calice, con riflessi che tendono al verdognolo, si apre al naso con un bouquet variopinto in cui spiccano i sentori fruttati dell’albicocca matura, del mandarino e del frutto della passione, che si mescolano armoniosamente con note di fiori di sambuco, ortica e menta. Al palato si conferma il gusto piacevolmente fruttato, esaltato da una spiccata freschezza. Un vino che si distingue per la buona struttura e il bouquet, così complesso. Un vino che trova il suo più alto abbinamento con gli asparagi bianchi bolliti su salsa bolzanina, per accostarlo a un piatto autoctono, come anche i canederli all’ortica, sempre altoatesini. Da provare anche con un carpaccio di tonno, del salmone affumicato e degli scampi crudi.